La mia prigione invisibile racconta della mancanza di libertà che nasce dalla paura di vedere le nostre parti oscure e le nostre ombre, che vorremmo tenere ben nascoste. Osservandole, possiamo invece conoscerle come parti di noi e non preoccuparcene, consapevoli che in noi ci sono tutte le parti di luce con cui non solo neutralizzarle, ma renderle delle preziose alleate.

Il libro racconta tre storie che s’intrecciano nel tempo. Nella prima il protagonista, skipper in Grecia, viene arrestato per aver trasportato sulla sua barca alcuni migranti. Nella seconda il protagonista ripercorre la propria vita per comprendere che cosa lo ha portato a vivere questa esperienza così drammatica. La terza storia, a cavallo delle prime due, è basata sul dialogo interno tra l’ego e il sé del protagonista e testimonia la sua evoluzione profonda.

Le storie nascondono una guida all’autocoaching e alla mindfulness, in cui il protagonista presenta in modo semplice principi, valori, strumenti e tecniche che ha applicato su di sé, aiutandolo a superare al meglio le sfide difficili che si è trovato ad affrontare, trasformandole in una grande opportunità di cambiamento.
Una vera e propria rinascita per ispirare a essere protagonisti responsabili della propria vita, anche nei momenti più bui.

In questo secondo libro proseguono le tre storie del protagonista Mario. Nella prima ci immergiamo nell'esperienza della sua detenzione e di come l'affronta perché possa essere un'opportunità di svolta.
Rivisitare il passato gli serve invece per comprendere il fine di quello che oggi sta vivendo e prepararsi a un futuro di libertà. Il dialogo interiore mostra la sua evoluzione personale e la sua capacità di entrare in contatto con sé stesso.
La dura esperienza del carcere che tende ad annullare la dignità e la realtà della persona, lo porta in un mondo oscuro, dove predominano gli istinti primordiali e la lotta per la sopravvivenza. È in questo abisso che scopre la propria luce interiore, la consapevolezza di essere più di un corpo con pensieri ed emozioni, la coscienza da cui può osservarsi e connettersi alla Vita.
Il risveglio dell'anima lo guida a proseguire la propria trasformazione alchemica, supportato dalla pratica della mindfulness e dell'auto-coaching. Attraverso la morte simbolica del suo vecchio personaggio, Mario si prepara a rinascere e a vivere la vita che desidera veramente.

In questo terzo libro prosegue la storia di Mario che si prepara al processo. Continua a utilizzare gli strumenti di auto-coaching e mindfulness, che arricchisce di nuovi contenuti per giungere al perdono di sé e di quanto accaduto, così da elevare la propria energia, lasciar andare il senso di colpa e far crescere il coraggio. Siamo a un punto di svolta della storia di Mario che riesce a trasformare la propria esperienza sfidante in un dono e nell'opportunità per cambiare davvero la propria vita, lasciar andare il passato e andare oltre ai propri limiti.
Questo libro ci offre una prospettiva diversa per risvegliare il nostro cuore, imparare ad ascoltarlo e vivere nella presenza cosciente, invece che lasciarci vivere con il pilota automatico. Tutto dipende da noi e dalla nostra capacità di conoscerci profondamente e di evolvere verso una consapevolezza più elevata.